-28. Autocontrollo nullo

addictedFa caldo. Fa veramente tanto caldo. E pensare che meno di una settimana fa nevicava. Nevicava, capite? Candidi fiocchi di neve e tanta voglia di stare al calduccio, sotto il piumone dalle decorazioni sceme ma che tanto al buio non si vedono. Ora invece quello stesso piumone è diventato il demonio. Questa mattina mi sono svegliato in una posizione assurda, a testa in giù con le lenzuola che tentavano di strangolarmi. Fa caldo, appunto.

Anyway, parliamo di autocontrollo, cosa che ahimè mi manca. La settimana scorsa sono uscito da lezione di inglese con una gran voglia di tornarmene a casa e sbattere la testa contro il muro. E tutto nella speranza di dimenticare così la pesantissima lezione appena trascorsa. Ricordate quando dicevo che la prof mi sembrava una apposto? Ecco, non fidatevi più del mio istinto. Fa veramente schifo. A meno che la prof non abbia subito una trasmutazione notturna o sia stata rapita e sostituita da un emisarrio della Gelmini (o Marystar, come la chiama la Littizzetto), non riesco a trovare una spiegazione per il suo repentino cambiamento. Era tanto cool e ora riesce a rendere pallosa persino una lezione su Stoker.

Comunque, sono uscito da lezione e non ho potuto fare a meno di entrare in libreria. Il portafoglio in tasca piangeva, mi supplicava di non farlo, di non spendere gli ultimi spiccioli rimasti. Le sue parole sono state, più o meno, “dammi fuoco piuttosto”, se non ricordo male. Ovviamente non l’ho ascoltato. Ho cercato “Le notti di Salem” di King ma non c’era. Secondo voi ho desistito? Certo che no! Sono andato spedito nel reparto fantasy (per “reparto” leggasi “scaffale senza etichetta tra la narrativa rosa e i manuali di cucina”). E lì ho trovato l’ultimo romanzo di Antonia Romagnoli. Ricordo che per farmi arrivare il primo dovetti smuovere mari e monti, invece il secondo l’ho comprato in un baleno! Complimenti vivissimi all’editore! Sono a pagina 150 più o meno e la storia mi sta piacendo molto. Molto più del primo libro; c’è più azione, più spiegazioni, più entusiasmo forse. Mi garba molto!

Nel frattempo ho scoperto di avere un dono. Per chi se lo stesse chiedendo: no, non riesco ancora a curvare le pallottole! Però posso spendere tanti dindini in libri senza accorgermene, salvo poi piangere sul latte versato “quando viene sera” – come cantava Zucchero. Molto “I love Shopping” in effetti.

Concludo questo post ispiratissimo, dicendo a chi è interessato che, sempre in libreria, ho scovato una nuova casa editrice che pubblica classici della letteratura a dieci euro. Una manciata di euro in meno rispetto agli altri editori, ma i libri hanno sovraccoperta, copertina rigida e segnalibro di stoffa! Si chiama Barbera o Barbira, non lo ricordo ora… però ha i racconti di Conan Doyle, che io prima o poi avrò! Non appena il mio portafoglio smetterà di frignare…

6 Comments

  1. Io invece ho il promlema opposto: non ho mai una lira per andare in libreria. Ma ripensandoci le mie tasche sono così desolate proprio perchè tutti i danè che mi capitano in mano li spendo in libri e fumetti. Mi dispiace per la prof di inglese! non tutto l’oro brilla, tanto per citare J.R.R. E sincere condoglianze per il portafoglio >.<

  2. Ah Elisa, non parlarmi di fumetti! XD Proprio sabato sono andato in fumetteria e sono uscito con tanti dindini in meno. Seguo troppe serie, devo iniziare a “dimezzare” le uscite!

  3. Non per fare il commerciale, ma i classici della Mondadori costano meno o_O Ne ho visti alcuni a 15 euro, ma specie con gli sconti attuali 10 è il massimo!
    Comunque per fortuna ho ancora il mio magico buono alla feltrinelli. Se me li giostro bene potrei usarlo per comprare un certo libro… (ammicca) Ok, il tuo.

  4. /me ammicca di rimando. Grande 😀

    Comunque la cosa che mi attira di questa nuova edizione è la cura. Copertina rigida, sovraccoperta, segnalibro… dici che i classici Mondadori sono simili? Io come riferimento avevo “Dracula” della N&C e pur costando poco non aveva la stessa cura. Lo so che non si giudica un libro dall’aspetto però anche l’occhio – ogni tanto – vuole la sua parte, no? =P

  5. La N&C mi mette sempre in dubbio ontologico. Una volta dovevo scegliere tra l’edizione sua di Oliver Twist (6 euro) e quella della Mondadori (tipo 8,40). Ho scelto la seconda perché è più bella visivamente e confrontandole mi è sembrata anche stampata meglio >.< Poi non so.

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