Ora come ora, Supernatural è senza dubbio una delle serie tv che preferisco. Ricordate, ve ne ho parlato parecchie volte sul blog, segnalandovi anche alcune recensioni scritte per Serialmente. Solo che tutte le serie invecchiano. Le prime due stagioni erano divertenti da guardare, anche se poco impegnative. C’era il caso della settimana, buona musica rock, qualche brano metal e tanti, tanti, tantissimi riferimenti all’occulto. Certo, alcune cose erano e sono inventate di sana pianta, ma avevano e hanno un loro perché. La terza stagione introduce invece Lilith e le cose cambiano. I toni si fanno più cupi, una sottotrama misteriosa comincia a prendere corpo, fino al meraviglioso season finale. La quarta stagione rimescola tutte le carte. La sottotrama misteriosa è legata agli Angeli, all’eterno conflitto con i Demoni e al risveglio di Lucifero. Risveglio che ha luogo nella quinta stagione, forse una delle più deboli dell’intera serie. Non per il concetto in sé, con tutti i riferimenti biblici del caso, ma per la caratterizzazione dei personaggi. Sam e Dean sono sempre stati un po’ “monodimensionali” ma qui sono inascoltabili. Persino la sceneggiatura brillante di Kripke, creatore di Supernatural, fatica a rendere interessante il nulla assoluto. La mancanza di budget poi non fa che peggiorare le cose.
E si arriva quindi alla sesta stagione, attualmente in onda negli USA. Il creatore ha abbandonato la nave, dopo aver più volte ribadito che gli archi narrativi da lui ideati si sono conclusi con la stagione cinque. Che cosa vuol dire questo? Che ha delegato il tutto alla sua prediletta, Sera Gamble, ideatrice tra l’altro di molti degli episodi migliori di Supernatural.
Ciò però non cambia la sensazione che un po’ tutti gli spettatori hanno di “annacquamento”. E’ come se la storia fosse finita e gli autori stessero andando avanti per inerzia. Come quando si sconfigge il boss finale di un videogame, Final Fantasy ad esempio, e si può decidere se farla finita o esplorare ancora il mondo inventato. Un’esplorazione sterile però, fatta di sottomissioni che di interessante hanno ben poco.
Ma questa è una cosa che pensavo anche per la sesta stagione di Buffy, prima che Whedon mi sorprendesse con Dark Willow e compagnia bella. Quindi do fiducia alla Gamble. Spero solo che Supernatural torni ai livelli della terza, quarta stagione.
Se non avete mai visto questa serie vi consiglio di recuperarla!
Ciao!
Adoro supernatural! Be’ se è come dici tu spero che la sesta stagione sia a dir poco grandiosa! In ogni caso trovo anche io che la terza e la quarta siano magnifiche, sublimi…insomma hai capito? Purtroppo ho incominciato a vedere Supernatural dalla terza stagione ma ci ho capito abbastanza, be’ tutto direi!!
Allora il libro quando esce??????!!!!!!
Scheeeerzoooo! (ma anche no!)
Saluti