In questi ultimi giorni ho ripreso a scrivere molto. Mi sono infatti accorto di avere troppe cose in sospeso, progetti iniziati e lasciati a metà; perché quindi non dare una chiusura a tutto? Dopotutto di tempo per pensare ai finali ne ho avuto. Anche troppo direi. Ecco quindi che mi sono cimentato nel capitolo finale di Lenth3. Dovete infatti sapere che il mio metodo di scrittura è altamente diseducativo. Dopo aver pianificato ogni cosa, quando passo all’atto pratico, scrivo una prima stesura che è scevra di dettagli e di “abbellimenti”. Un modo per andare spedito, per non perdermi niente per strada. Con Lenth sono costretto, viste le tremila linee narrative che ho inserito (e che diventeranno particolarmente evidenti nel secondo volume). Il prologo e il capitolo finale, però, devono essere perfetti da subito. Una fissazione strana. L’ultimo della trilogia poi, deve essere particolarmente intrigante. E’ un capitolo in prima persona, ve lo dico subito. E mi sto sentendo male nello scriverlo. E’ troppo intenso, troppo carico, troppo tutto. Non mi è mai capitata una cosa simile. E’ una sensazione bella e brutta al contempo. Bella perché vuol dire che la storia funziona, brutta perché durante la stesura c’è stata un’evoluzione non indifferente e il tirare le somme mi stravolge.
Per darvi un’idea, sapete qual è la canzone ispiratrice del capitolo finale? No, questa volta non sono gli Evanescence – che pure hanno guidato non pochi capitoli – ma gli Skunk Anansie. Un gruppo che ha segnato la mia adolescenza e che ho riscoperto questa estate; manco a farlo apposta, poco prima che tornassero alla ribalta. Ascoltate anche voi questa canzone, “Because of You” e poi ditemi a cosa vi fa pensare!
Because of you
the tears dead in my eyes
they freeze until I’m blind
the eyes a gift from you
because of you
the scratches on my face
will never be erased
by someone else’s warmth
because of you
the winter feeds my heart
while summer blows and burns
my disappearing youth
un abbraccio, mi tengo aggiornata su quel sito, grazie!