Torno a scrivere dopo molti mesi per parlare dell’uscita del mio nuovo romanzo. Si intitola La Donna che sapeva scrivere e non è, per me, un semplice romanzo. Anche in passato, su questo blog, l’ho sempre chiamato Il romanzo, perché è un libro su cui lavoro fin dal 2012, che ho corretto un’infinità di volte prima di giungere alla versione definitiva. Senza sembrare presuntuoso, ha per me lo stesso valore che ha la serie de La Torre Nera per Stephen King o le Cronache dei Vampiri per Anne Rice. Un valore affettivo in primis, dal momento che ho cominciato a scriverlo in un momento molto particolare della mia vita. Per ora posso dire che l’uscita prevista è il 16 maggio. Vi lascio con una breve sinossi:
Negli anni di incertezza e privazione del secondo dopoguerra, Sabina Abate e suo figlio Damiano si trasferiscono nella piccola comunità di Bassomonte. Grande lettrice e appassionata di libri, Sabina rileva la libreria del luogo, chiusa dopo la morte della precedente proprietaria. La libreria la aiuterà a conoscere le anime di Bassomonte e a far luce sull’incidente avvenuto tanti anni prima, un incidente che ha segnato centinaia di vite. Vite che la Duchessa Amarillo, la nobile del luogo, non esita a plasmare a suo piacimento, forte di un segreto che solo lei sembra conoscere. Ma anche Sabina ha un segreto, il dono della meraviglia, che le permette di scorgere i colori del mondo e di fuggire da un passato oscuro che sembra rincorrerla ovunque vada. Un passato legato alla morte della sorella, Evelina, e a suo marito, uno scrittore privo di talento che da anni è sulle sue tracce.
Recensione:
La donna che sapeva scrivere è un romanzo pieno di colori, fa capire che ognuno di noi ha una storia da raccontare e allo stesso tempo esprime un colore.
L’ interprete principale di questo romanzo, Sabina, riesce a percepire e a interpretarli.
Sabina anche se non sa di esserlo è una donna forte e porta con se una storia molto triste; costretta a scappare per proteggere Damiano suo figlio dal marito di sua sorella, il quale è un uomo avido ed egoista.
In tutto questo suo continuo peregrinare, nella cittadina di Bassomonte trova una quiete apparente.
Bassomonte è un luogo abitato da gente strana, con delle storie cupe ed angoscianti e la protagonista riuscirà a portare speranza e gioia di vivere, da questi cambiamenti nasceranno delle conseguenze.
Il libro è semplice da leggere, regala molte emozioni e fa riflettere sulla complicatezza e la semplicità delle persone e fa capire la complicanza del rapporto tra madre e figlio.
Cari lettori vi esorto a leggerlo; ringrazio l’autore Luca Centi di avermi inviato questa anteprima.
Il resto lo lascio alla vostra immaginazione.
Grazie ancora
Grazie a te Eleonora 🙂