Ho ricevuto una lettera da parte della mia nipotina, una di quelle lettere che le maestre fanno scrivere alle elementari e che i bambini spediscono poi al parente preferito (che, per inciso, sarei io :D). Si tratta di una lettera bellissima, tanto che è riuscita a farmi emozionare. Già penso a quando la piccola peste crescerà, a quando andrà alle superiori, a quando lo zio fighissimo smetterà di essere fighissimo. Be’, anch’io avevo uno zio fighissimo ma, crescendo, ho capito che non era fighissimo, era solo un adulto come tanti. E i bambini idealizzano sempre gli adulti, perché possono fare quello che vogliono, mangiare qualunque cosa, andare ovunque, dire di tutto.
La lettera mi ha fatto riflettere su quanto in fretta passi il tempo. Lo so che è la riflessione più banale del mondo, seconda solo a “ci accorgiamo di ciò che abbiamo solo quando lo perdiamo”, ma è una grande verità. Alle volte sento di avere ancora diciotto anni, di poter ancora fare quello che voglio, di pensare ancora come quei bambini che idealizzano il futuro. Poi mi guardo allo specchio e capisco che non è così, che il tempo della fantasia è passato, che ora si gioca per davvero. Con gli adulti. Nel mondo reale.
Tutto sommato una lettera davvero destabilizzante!
Però lo zio fighissimo può dimostrarle di essere fighissimo lavorando su Lenth 2… (io la buttò lì, così, disinteressatamente… 😛 )
Splendido consiglio! =P
eeeeh, è vero…
anche i piccoli ti sanno destabilizzare o al contrario darti certezze. In questo caso beh, ti ha sconvolto, ma non ti ha dato anche la certezza che tu per lei sei un punto fermo? Qualcosa l’ha inevitabilmente colpita e ti terrà sempre nel suo cuore, non è fantastico?
Ma quindi vuol dire che hai un fratello/sorella che ti ha “sfornato” la monella? 😉
Bè è normale che crescendo il “parente figo” diventi come tutti gli altri adulti, cioé qualcuno che non ti capisce, ma credo che superato il periodo dell’adoelscenza in cui c’è il seme della ribellione i vecchi rapporti possono essere rivalutati 🙂
@Lauryn: sì, questo è verissimo. Mi sono sentito imbarazzato, lusingato e spaventato al tempo stesso. I bambini riescono sempre a vedere al di là delle apparenze, sono molto istintivi. Questo l’ho sempre pensato. E la cosa, appunto, spaventa ^^
PS: Eh già, ho un fratellone che vive a Milano!
@Ezio: Io spero di riuscire a capirla sempre, anche se la crescita, da ambo le parti, è necessaria. =)
Quoto Tanabrus…il tempo passa, mica vorrai fare la fine di Martin 😛