Io ho uno strano rapporto con la musica. Nel senso che i miei gusti vanno dai generi più commerciali a quelli meno conosciuti. Si potrebbe dire che mi piace tutta la musica, quella degna di questo nome almeno. Quando scrivo poi, non posso che farci affidamento. Non sempre però. Ad esempio, quando devo descrivere determinate situazioni, ho bisogno di silenzio, di concentrarmi; una qualsiasi canzone mi farebbe lanciare in aria il portatile e cantare a squarciagola. Ebbene sì, è successo anche questo.
Nel 60% dei casi, quando scrivo, le canzoni di Amy Lee sono perfette. Le sue ballate per l’esattezza, quelle da lei scritte e interpretate (al bando quindi le pseudo imitazioni del suo secondo cd). Quando dico che sono “perfette” intendo che sono adatte alle situazioni. Volete un esempio? Mi rivolgo a chi ha letto il romanzo, ma anche a chi lo ha appena iniziato: pensate al percorso di Zoria, al suo conflitto interiore, alla sua vita e alla paura del futuro. Ci siete? Bene, ora leggete questo estratto di “Cloud Nine”:
If you want to live, let live
if you want to go, let go
I’m not afraid to dream- to sleep, sleep forever
E ancora:
guess it wasn’t real after all
guess it wasn’t real all alongIf I fall and all is lost
its where I belong
In a dream
will you give your love to me
beg my broken heart to beat
save my life
change my mind
Io ho sempre detto di essere abbastanza fatalista, nel senso che credo più nel destino che nel caso. Be’, basandosi solo su questo estratto si potrebbe optare per la seconda ipotesi. Ma pensate adesso a Windaw e al suo di percorso. Un estraneo circondato da estranei. Un diverso che cerca l’uguaglianza ma che ottiene solo disprezzo. La perfezione che anela all’imperfezione pur di essere accettata. Da “The Only One”:
When they all come crashing down midflight
you know you’re not the only one
when they’re so alone they find a back door out of life
you know you’re not the only oneWe’re all grieving
lost and bleedingAll our lives
we’ve been waiting
for someone to call our leader
all your lies
I’m not believing
heaven shine a light down on me
Oppure il rapporto di Windaw con Kexan. In questo estratto di “Lose Control”, sembra quasi di sentir parlare Kexan:
You don’t remember my name
I don’t really care
can we play the game your way?
can I really lose control?Just once in my life
I think it’d be nice
just to lose control- just once
with all the pretty flowers in the dust
Forse si tratta ancora di caso, non lo so né ho la presunzione di volerlo sapere. La sola certezza è che la musica è una Guida. Sapete, quando si scrive si devono per forza di cosa descrivere anche situazioni estranee, mai vissute. Si rischia di cadere nella finzione, nel “ti dico che è così ma non ne ho la certezza”. Be’, molte scene de “Il Silenzio di Lenth” non le ho mai esperite in prima persona, eppure la musica mi ha aiutato a renderle reali. Emozione, è questo il fulcro. E io spero vivamente di aver emozionato. Anche se solo per poco. Dopotutto conta la qualità e non la quantità, giusto? 😛
Una delle cose che più mi è piaciuta de Il silenzio è senza dubbio il tuo modo di scrivere. Non so come spiegare, io tra me e me l’ho definito ‘visivo’. Pagina dopo pagina nella mia mente si delineavano automaticamente i volti dei protagonisti, gli ambienti e le situazioni. Era un po’ come stare al cinema a guardare un film, un bellissimo film… e chissà che un giorno non lo diventi davvero! A questo film però serviva una colonna sonora e ora scopro che c’è. Non conosco le canzoni di Amy Lee di cui hai parlato quindi le cercherò… tutto questo per ribadire ancora una volta – se ce ne fosse bisogno – che sei davvero bravo.
Grazie mille iri. Sono contento che il romanzo sia riuscito ad emozionarti, a trasmetterti qualcosa. Credo sia la cosa più importante per chi scrive! Prova ad ascoltare le canzoni di Amy Lee e poi dimmi se ti sono piaciute 🙂
PS: Magari un film! Anche se tendo sempre a vedere il bicchiere mezzo vuoto, quando sento alcune canzoni, vedo delle immagini; immagini con attori in carne ed ossa. Sarebbe davvero bellissimo ^__^
Anch’io tendo a ‘visualizzare’ le canzoni, e il jazz, la musica che preferisco, in questo si presta molto (anche se nel mio caso penso sia semplicemente pazzia).
Per il film: forse ripensandoci meglio sarebbe opportuno aspettare che tu finisca di scrivere il secondo volume perché se fai uscire gli spettatori dai cinema con la conclusione del primo libro vengono a cercarti per prenderti a mazzate (sempre che non realizzino una trilogia di pellicole… mi sto giusto scervellando su quale attore potrebbe interpretare Windaw ???)
Io mentre scrivevo pensavo ad un attore in particolare (anche se ci sono alcune differenze); ovviamente non lo dirò mai! XD C’è però una mia amica che ha realizzato dei disegni di Zoria e Windaw, se riesco li metto nel sito. Sono stupendi a dir poco!
PS: Già immagino gli ipotetici spettatori pronti a farmi fuori! Eppure il finale è molto “happy”, anche se poco “Ending” °_°
Cosa?? Un finale Happy e poco Ending?
Se è un finale happy come i racconti di Val mi va bene, altrimenti -accoppiato a quel “poco ending”- vado a modificare preventivamente la recensione 😛
p.s. Anche se può non sembrare, la recensione è positiva! Giuro! E’ solo che ti conosco, quindi mi sembrava di essere di parte a parlare troppo bene del libro e potrei, inconsciamente, aver puntato il dito un po’ troppo sui lati deboli. Ma è positiva! 🙁
Poco ending? Enigmatico Luca…
Che dire, aspetto i disegni e… il film! ;-D
PS
Se non è chiedere troppo mi togli una curiosità che non mi lascia in pace…
All’inizio del libro c’è un personaggio appena accennato: Fred, il fratello morto di Kate. Fa solo quella singola apparizione, quindi probabilmente è solo una mia fissazione e non è un personaggio importante, ma mi ha incuriosito. Mi sono chiesto: perché è morto? Perché Kate continua a sognarlo (perché se nn sbaglio scrivi appunto continua)? Potresti almeno dirmi se sentiremo ancora parlare di lui o se sono completamente fuori strada.
@tanabrus: corro a leggere! Per sicurezza iniziò ad accendere la pira rituale XD
@iri: la prima parte del romanzo, quella con i quattro Custodi, credo sia la più importante dell’intera trilogia. Ognuno dei personaggi vede qualcosa in sogno. Io non posso dire molto, ma se la rileggi bene scoprirai che una “morte” del romanzo non è affatto tale. Una sorta di ester egg. Per quanto riguarda Fred, la risposta è Ni 😛
si, credo di aver capito a quale morte apparente tu ti riferisca… non dico il nome per non rovinare la sorpresa a chi dovesse ancora arrivarci.
x quanto riguarda Fred: Ni… vabbè se non altro mi hai risposto
grazie sei gentilissimo
Avrei voluto dirti di più, ma avrai notato che tutta la storia è ad incastro :/ Poi ti rovino la sorpresa =)
wow… mi presento, sono una tipa strana (e pazza lo dico fin da ora 😆 ) sono nuova e ho appena iniziato il tuo libro. BELLISSIMO!!! mi è piaciuto fin dall’inizio!! ho cercato il tuo blog e l’ho torvato 😀 e mi sento in dovere di commentare v.v . innanzitutto credo di avere più o meno il tuo stesso rapporto con la musica, anche se a me non piacciono proprio tutti gli stili e perchè anche io adoro tantissimo gli evanescence 😀 e altri. mi immagino tutto e di più sulle note dei mie cantanti preferiti *.* e poi è vero, è da due anni che scrivo e ora non riesco a scrivere con la muscia, no! o scrivo o ascolto . il fatto era che tempo addietro mi imponevo ad ascoltare musica scrivendo. 1 volta su 100 riuscivo a raggiungere il mio obiettivo, una sorta di strana armonia e scrivevo a una velocità impressionante. ora non lo faccio più, perchè mi sconcetro sempre di più, sarà la stanchezza, la voglia di immaginare piuttorsto che mettere per iscritto le cose, boh. comunque posso dire solo una cosa, da quanto ho smesso di ascoltare musica mentre scrivevo, ero più concetrata e la storia è divenuta molto più carina e più “profonda” perchè riesco a concentrarmi al massimo sui sentimenti dei mie personaggi, sugli sfondi dei paesaggi etc. mi sembra di essere Dio. chissà se avrà provato le stesse nostre emozioni mentre creava il mondo… le canzoni poi, mi riconrdano moltissimo anche la “gentaglia” che gira per la mia storia, al tuo stesso modo, solo che io mi baso sulla sonorità più che sul significato delle parole e questo mi rende sempre indecisa, ogni canzone che ascolto mi ricorda un aspetto dei miei personaggi. ma a me sta bene così ^^.