Pochi giorni fa ho scoperto che a breve uscirà “Dorian Gray”, film tratto dall’omonimo romanzo di Wilde. Penso fossi il solo a non saperlo visto il gran battage pubblicitario. Il che è grave, visto che Oscar Wilde è uno dei miei scrittori preferiti, uno dei primi che lessi. L’ho scoperto per caso alle medie, un libricino sul comodino di mia madre. Me ne innamorai subito, anche se molti aspetti della storia riuscii a capirli solamente in seguito. Sempre a mia madre devo la lettura dei romanzi di Ignazio Silone e altri autori italiani. Da lì ho proseguito da solo, percorsi di lettura diversi e frammentari.
Sì, perché la lettura è esplorazione, la ricerca di se stessi. Ci si guarda attorno, si fanno piccoli passi nei vari mondi possibili e si spera di riuscire a scovare qualcosa di interessante. Qualcosa di unico. Di personale. Nel mio caso fu una ricerca lunga. Conobbi Wilde, Silone, Verga, Gavino Ledda, Calvino e via dicendo. Poco fantasy, come potete notare. Il Fantasy lo conobbi solo alle superiori, quando un mio amico mi prestò “Il Signore degli Anelli” (che avevo già leggiucchiato anni prima). Fu una brutta esperienza, non mi piacque affatto. Lo trovai noioso, privo di spunti interessanti, con una trama banale e prevedibile.
Col senno di poi posso dire che sbagliai, ma all’epoca non lo sapevo. Così continuai ad esplorare. Tenete conto che allora la cosa più fantasy che avevo letto erano stati “I piccoli Brividi”. Immaginate dunque quanto fossi sfiduciato. Manco a dirlo mi tenni alla larga da questo genere. Raggiunsi l’epoca vittoriana e ci rimasi per qualche tempo. Una bella esperienza, un mondo all’apparenza luminoso, abbagliante, ma sotto sotto lurido e polveroso. Un tappetto barocco steso sui resti della storia, per così dire. Una maschera che mi tolsi subito, per riprendere il mio viaggio.
Fu il turno del giallo. Agatha Christie mi conquistò subito, con le sue trame elaborate e con la sua macabra ricerca dello stupore. “Dieci piccoli indiani” e “Omicidio allo specchio” sono stati e sono ancora due letture interessanti, che tutti dovrebbero fare. Esempi di Romanzi studiati nel dettaglio, privi di elementi casuali. Sì, perché per la Christie il caso non esiste, le coincidenze non sono che meri pretesti per chiudere gli occhi dinanzi allo scibile.
Imparai tanto, ma mi fu presto chiaro che quel genere non era adatto a me. Tornai quindi su Wilde, su Dickens, su Stoker, una mina vagante che non sapeva bene dove andare a parare. Fino a quando non ripresi in mano “Il Signore degli Anelli”. Forte anche dei tanti manga fantasy letti (“Lodoss War” in primis), trovai la lettura piacevole. Non esaltante, ma piacevole. Ad oggi reputo quel romanzo una delle opere più importanti del fantasy internazionale, ma dal successo incomprensibile. Non sempre importante significa intrigante, almeno per me. Se dovessi dargli un voto gli darei 8. De gustibus, come si dice.
Da lì raggiunsi Anne Rice e fu amore a prima vista. Un amore vero, un amore capace di farmi chiudere gli occhi sulle – poche – imprecisioni storiche, sui difetti di forma dei primi libri e sullo stile a tratti prolisso. Un amore che dura ancora oggi e che mi porta, di tanto in tanto, a rileggere stralci dei suoi romanzi. Una droga forse, di cui non riesco a fare a meno.
Percorsi quindi. A tutti noi ne è stato assegnato uno e uno solo. Non esiste un sentiero che può essere battuto in coppia. E il vostro? Qual è il sentiero che vi ha portato al genere che più amate?
Lo vedi mi fai paura, perchè io pure vado matto per Dorian Gray (e detto tra noi non è che ce lo vedo proprio Ben Barnes nel ruolo, ma magari mi sbaglio) e 10 piccoli indiani.
Il libro con cui mi sono avvicinato al fantasy è senza dubbio Il meraviglioso mago di Oz, e di quello sono un fanatico.
ps l’hai mai visto il film in bianco e nero di Dorian con Angela Lansbury nella parte di Sybil Vane
Iri, il film con la Lansbury devo recuperarlo! Deve essere molto vecchio se interpretava Sybil!
he Luca guarda qua, la prima parte è di un altro film ma vai al minuto 03:00 e la sentirai cantare goodbye little yellow bird (nel film non fa l’attrice ma la cantante da bar) Nella versione italiana il testo della canzone recitava così:
Addio uccellino d’or’
io vo’ alla liberta…
quante risate XD
http://www.youtube.com/watch?v=VcatOS7sn5c
Non sei così grave, io l’ho scoperto solo ieri sera che era prevista l’uscita di un remake di Dorian Gray! Anch’io Il Signore degli Anelli l’ho conosciuto al superiore. Iniziato, interrotto, ripreso e finito poco prima dell’uscita dei film. Non lo idolatro, però mi è rimasto dentro.
Invece tu dicevi che stavi proprio scrivendo la tesi su Anne Rice. Di preciso su quale aspetto, se posso chiedere?
@iri: Omiodio! O_O
@Ale: Elementi cristiani nel gotico della Rice (titolo assai provvisorio). Se si rileggono bene i suoi romanzi, si nota proprio il percorso che l’ha portata a scrivere una trilogia su Gesù Cristo. Si parte dall’ateismo di Intervista col Vampiro, sino alla ritrovata fede di Blood Canticle.
PS: Sul Signore degli Anelli, ti capisco pienamente!
Sono sempre stato onnivoro, e fortemente dipendente dalla lettura. Quindi finchè non ho avuto modo di comprarmi i libri ho letto i libri che trovavo in casa e dai nonni.
I libri di Salgari e quelli di Verne, Il giardino segreto e Il libro della jungla, i tre moschettieri e il conte di montecristo, Tom Sawyer e David Copperfield, l’enciclopedia dei nonni e i gialli di mia madre, i vecchi libri di astronomia di mio padre… tutto quello che trovavo.
Poi mi è arrivato tra le mani Brooks, e ho cominciato il fantasy.
Quando alle superiori mi sono letto Tolkien è stata la fine.
La mia storia è stata molto più banale …
sn stato praticamente un’illitterato fino alla seconda media. Fino a 5 anni fa, infatti, gli unici libri che avevo letto erano quelli di Geronimo Stilton… No Comment. Poi, la seconda media, l’anno dell’illuminazione! Eragon, di Cristopher Paolini, fu il primo. Poi Eldest, dello stesso autore, Le Cronache di Narnia, che non mi hanno entusiasmato, e poi via. Senza fermarmi. bruciando pagine su pagine, vivendo con i personaggi dei libri, rifugiandomi nel loro mondo, soffrendo o ridendo con loro …
P.S. ok, getto la spugna. Non sono arrivati. Ci rinuncio, sarà per la prossima volta 🙂
Be’, Geronimo Stilton è interessante. Alcune collane sono studiate proprio per un pubblico adulto, come “Cronache del Regno della Fantasia” ad esempio, una serie di libri fantasy da poco conclusasi col quarto volume.
PS: Aspetta un altro po’, anche perché se non arrivano a te tornano a me! A meno che il postino non sia ubriaco…
Sai è strano che non sia già arrivato … il mio paesino è il maggior centro nel raggio di metri … intorno, infatti, ci sono solo campi!