“Diciassette anni, bellissima, apparentemente sicura di sé ma fragile e inquieta, Alma ha un solo credo: “Sorrisi e lacrime possono essere molto pericolosi se lasciati fuori controllo”. Se lo ripete ogni mattina, quando esce di casa per affrontare la Città là fuori e cammina sotto un perenne cielo grigio, diretta a scuola con il suo zaino, rigorosamente viola. Tutto ciò che Alma adora è viola. Come la copertina del quaderno che ha comprato in una strana cartoleria del centro pochi giorni prima, quando tutto ha avuto inizio e la sua vita ha cominciato a scivolare in un assurdo incubo senza fine. Una serie di efferati omicidi sta infatti trasformando in realtà i racconti che Alma scrive di notte, come in preda a un’inspiegabile trance, rendendosi conto solo al suo risveglio che i deliri di paura e violenza affidati alle pagine di quel quaderno anticipano le mosse dell’assassino. Mentre la polizia indaga senza risultati e i giornali si scatenano, Alma si ritrova sempre più isolata, alle prese con qualcosa di grande e oscuro, che sfiora la natura stessa del Male e che pure sembra riemergere dal suo passato, insieme ai continui, lancinanti mal di testa che la assalgono come per avvertirla di qualche pericolo. Soltanto Morgan, il ragazzo più misterioso e sfuggente della scuola, i cui incredibili occhi viola sanno leggere nel suo cuore come nessun altro, sembra in grado di fornirle le risposte sulle sinistre presenze che le si addensano intorno.”
Questo romanzo mi ha sorpreso. Dalla quarta di copertina sembrerebbe il solito Twilight-Style, ma non è così. Anzi, è un Anti-Twilight se vogliamo dirla tutta. La protagonista ha davvero poco in comune con Bella. E’ affascinante, ha un’alta considerazione di se stessa e del suo fascino, ma è fredda. E’ fredda in modo strano. Detesta il contatto fisico, guarda il mondo con occhi spenti e si circonda di persone che subiscono la sua influenza. Persone deboli, ragazze con disturbi alimentari o con poco carattere. Inutile dire che, andando avanti nella storia, queste stesse persone cominciano ad instaurare con Alma un rapporto costruttivo, che va al di là della semplice amicizia. Impareranno qualcosa da lei e lei imparerà qualcosa da loro.
Non mi soffermo sulla trama perché rischierei di anticiparvi troppo. Sarà banale dirlo, ma la sinossi che ho riportato rappresenta solo la punta dell’iceberg. Chi sono le persone in nero che seguono Alma? Come mai indossano uno strano anello? Come mai temono l’acqua? E come mai Alma stessa ha un rapporto strano con l’acqua?
Le domande sono tante, ma quello che deve far riflettere è la cura dell’autrice per i dettagli. Ho avuto la fortuna di conoscere Elena Melodia lo scorso anno e vi assicuro che la storia da lei imbastita è davvero spettacolare. Un osservatore poco attento si concentrerebbe subito sull’aspetto fisico di Alma, sull’alta considerazione che ha di sé, come ho detto prima. Un passaggio in particolare dovrebbe far riflettere:
[Alma] Ogni tanto mi capita di pensare a come sarebbe la mia vita se fossi brutta, se non avessi gli occhi verdi, che mi piace piantare addosso ai ragazzi per metterli in imbarazzo, o i capelli neri e lisci, lucidi da far invidia a una geisha, o questo corpo che rimane magro, qualunque cosa mangi. Come sarebbe la mia vita? Sarebbe un unico, colossale, irrimediabile schifo. Pensatela come volete. La verità è che la bellezza è una forma di potere.
Superficialità? Non credo affatto. La bellezza è una forma di potere, è un dato di fatto. Alma, a differenza di Bella e delle altre eroine “dark”, è consapevole del proprio apparire. Non cade dalle nuvole quando il bello di turno l’avvicina; al contrario, sfrutta il suo fascino per raggiungere i suoi scopi. Un cinismo che la dice lunga sulla sua dimensione spirituale, su ciò che ha dentro. Bellezza esteriore non sempre equivale a bellezza interiore. Ed è questo il caso di Alma, almeno per come viene presentata in questo primo volume.
Si tratta infatti di una trilogia, ma Buio ha un suo inizio e una sua fine. Ovvio, alcuni misteri non vengono risolti subito, ma molte delle linee narrative introdotte giungono al capolinea, tracciando in modo preciso il profilo dei personaggi. Un romanzo introduttivo quindi, che strappa più di un brivido. Si muove tra il fantasy, l’horror, il thriller, mescolando gli elementi di ogni genere. E non è facile, ve l’assicuro.
Consigliato a chi vuole leggere qualcosa di diverso dal solito “dark-romance fantasy”.
Voto: 8/10
Io l’ho letto tempo fa questo libro e ammetto che mi è piaciuto. Inizialmente ho faticato ad accettare lo stile freddo e leggermente affettato della scrittrice ma dopo qualche capotolo la storia mi ha presa davvero. Spero che esca presto il secondo perchè, francamente, nonostante mi sia piaciuto sono rimasta infastidita che, dal punto di vista della trama, in tutto il primo libro non ci svela praticamente nulla… Un po’ come fosse un’eterna introduzione e questo sinceramente mi ha un po’ innervosita… però, ripeto, sono curiosa e voglio proprio leggere il secondo!
Mi incuriosisce questo romanzo… e dopo la tua recensione credo ci farò un pensierino…
segnato!
@Nasreen: già, lo stile è molto particolare. Andando avanti poi, diventa uno dei punti di forza. Davvero d’impatto! Riguardo la storia, concordo con te! Speriamo che esca in fretta il secondo volume =)
@Lycan/ Eleas: poi fatemi sapere 😉
Ci farò un pensierino pure io.
Spero più tardi possibile, visto che al momento rischio di morire sepolto dalla pila di libri già comprati e ancora da leggere… 😀
Buio non mi attirava tanto, invece poi mi è piaciuto. Ora, non capisco quali siano le linee narrative che giungono a conclusione di cui hai parlato XD ma alla fine mi è venuta una gran curiosità di sapere quello che viene dopo.
A me ha colpito particolarmente la grande velocità di questo libro. Frasi brevi, ma che riescono sepre a descrivere personaggi e situazioni davvero bene e con un ritmo incalzante. (anche se a lungo andare, in alcuni momenti, questa brevità io l’ho percepita anche come un’arma a doppio taglio).
Per Alma invece non parlerei di una persona brutta, ma dura. Una che si chiude e protegge perchè ne ha gia prese abbastanza di batoste.
La fine poi mi ha fatto sorridere perchè mi ha ricordato Il mago di Oz XD
ps non è che tu hai già letto il nuovo della Canavan?
Eh sì, lo stile è particolarissimo! Le linee narrative di cui parlo sono quelle della “setta” e delle amiche di Alma. Poca roba lo so, le domande insolute sono di più! Non vedo l’ora che esca il seguito =)
PS: No, ancora non lo leggo. Ho saputo che si tratta di una trilogia però. Credo aspetterò almeno l’uscita del secondo volume =P
Questa è una marchetta bella e buona. Speriamo che lei ti ricambi col tuo libro….
Caro tor,
definisci marchetta. Perché in base al tuo ragionamento allora dovrei smettere di parlare dei romanzi in generale, visto che sono tutti acquistabili online o in libreria.
Di solito mi limito a parlare dei romanzi che mi sono piaciuti. Quando le cose non stanno così evito proprio di parlarne ^^