Recensione: Le Scarpe Rosse

le-scarpe-rosse“Sono passati quattro anni da quando Vianne Rocher e la figlia Anouk hanno lasciato il paese di Lansquenet. Hanno peregrinato di villaggio in villaggio, senza mai trovare stabile dimora: lo scandalo e le chiacchiere le hanno seguite, perseguitate, minacciate pericolosamente, ancora di più da quando Vianne ha dato alla luce la piccola Rosette. Alla fine hanno trovato rifugio e anonimato a Montmartre a Parigi e qui si sono rifatte una vita, assumendo un’altra identità. Ma tutto è diverso da prima. Sono spariti i tarocchi, gli incantesimi, persino Pantoufle, il vecchio compagno di giochi di Anouk, non esiste più. Il vento ha smesso di soffiare, almeno per un po’. Ma poi nella loro vita compare Zozie de L’Alba, la donna con le scarpe rosse, e tutto cambia. Zozie è tutto quello che era una volta Vianne: bella, solare e misteriosa. Offertasi di aiutare Vianne in negozio, ben presto lo trasforma pezzo per pezzo, e conquista la fiducia di Anouk e Rosette. Spietata, ambigua e seducente, Zozie ha un piano: distruggere la vita di Vianne, portandole via quello che ha di più caro. E mentre tutto quello che ama è in pericolo, Vianne deve scegliere: fuggire, come ha fatto tante volte prima, oppure affrontare il nemico più pericoloso con le uniche armi a sua disposizione: il cioccolato e la magia.”

Avrei tanto da dire su questo romanzo, ma la connessione non me lo permette. Come tutte le opere della Harris, anche questa è composta da un’alternanza di capitoli in prima persona, tra la protagonista e il “cattivo di turno”. In questo caso Zozie, uno dei personaggi più belli di cui abbia mai letto. Ricordate “Chocolat” e la sua eroina? Qui non esiste. Vianne Rocher ora si fa chiamare in un altro modo. Vuole dare una vita normale alle sue figlie, Anouk e Rosette, anche a costo di ignorare la magia. Ecco quindi che apre una chocolatérie che vende cioccolatini confezionati, dove la magia è considerata una Incidente. Ma se Anouk è abbastanza grande per capire cosa sta accadendo, Rosette ha appena quattro anni. Pratica piccoli incantesimi – ops, Incidenti – in maniera inconsapevole e questo contribuisce a renderla ancora più stramba; lei infatti non parla, ma comunica a gesti.

Vianne vuole vivere una vita normale. Vuole sposarsi con un imprenditore privo di immaginazione, lavorare in un negozio privo di colore, in una città grigia fatta di personaggi grigi, dove il rosso è bandito e l’omologazione incitata. Cosa ne è stato della protagonista di “Chocolat”, della donna che osò sfidare la Chiesa e rendere migliore Lansquenet-sous-Tannes? A quanto pare è sparita. E proprio Zozie, inconsapevolmente, riesce ad aiutarla. Una ragazza affascinante che compare al momento giusto, con le sue piccole formule segrete; una colorata Vianne del passato che si scontra con la grigia Vianne del presente.

Ma Zozie ha un piano segreto. Zozie non è quella che sembra. Le sue malie ne occultano i pensieri, ma dietro la maschera c’è molto altro. E’ una ladra di identità – come spiega lei stessa nel suo primo capitolo in prima persona – vive di furti e di sfide. E Vianne è la sfida giusta per lei. Una strega che non vuole usare una magia; una strega che blocca le facoltà di sua figlia, Anouk che ha così tanto potere da… be’, questo lo scoprirete leggendo.

“Le Scarpe Rosse” è un piccolo gioiellino. A parer mio una spanna sopra “Chocolat”, che aveva l’arduo compito di introdurre personaggi e situazioni. Riuscirà Vianne a ritrovare se stessa e a salvare la sua vita?

Voto: 10/10

PS: Vi vorrei segnalare questo splendido sito, per i fan di Joanne Harris: Mendiants e Magie

9 Comments

  1. ciao Luca!^^ ecco che approfitto di nuovo di un post per dire qualcosa che non c’entra niente con l’argomento xD Alla fine, tra versioni e libri per la scuola sono finalmente riuscita a finire il tuo libro! In effetti non mi ero sbagliata nel mio commento iniziale, mi è piaciuto molto!=D però mi è dispiaciuto per Lea 🙁 Anche se so che è presto, più o meno quando uscirà il 2°? ciao!^^

    noemi

  2. Ciao Noemi!
    Sono contento che il romanzo ti sia piaciuto (spero di non ti abbia rubato troppo tempo allo studio :P). Per Lea… be’, mettiamola così: dispiace anche a me! Però niente è scritto sulla pietra, quindi forse…

    Per Lenth2 bisogna aspettare ancora qualche mese. I tempi purtroppo non dipendono da me, ma dall’editore… se dipendesse da me uscirebbe un romanzo al giorno! =)

  3. Ciao! Prima volta che scrivo qui, ma in verità seguo in segreto i tuoi post già da qualche tempo… eheh…

    Beh, che dire, la tua recensione trova pieno accoglimento da parte mia. Trovo che questo sia davvero un bel romanzo e che la Harris sia ai suoi massimi…
    Ti ringrazio molto anche per il PS pubblicitario al mio blog su Joanne 😀

    Grazie e ciao!
    Vocedelsilenzio

    P.S. il tuo libro l’ho sul comodino, prima o poi riuscirò a leggerlo, non temere!

  4. Ce l’ho sulla scrivania da quasi un mese questo libro, ma se prima non mi arriva Chocolat.
    Per il primo volume della Canavan invece sto pensando di accendere un cero e pregare 😛
    Comincio a pensare che il libraio stia cospirando contro di me… potrei mandargli Selene… noooo una punizione del genere sarebbe troppo anche per lui… povero Gunnar, ha tutto il mio sostegno.
    Lea *__* nel frattempo la strage dei detrattori prosegue, non ne resterà in giro neanche uno!
    ps ma “Le scarpette rosse” non era il titolo di una fiaba?

  5. Chocolat è stato un po’ una delusione, ho preferito di gran lunga il film. Però… però boh, quasi quasi ci riprovo con Le scarpe rosse.

  6. @vocedelsilenzio: Complimenti a te per lo splendido blog! Ho scoperto cose davvero molto interessanti. PS: Quando leggerai il mio romanzo, ricordati di darmi un parere! =)

    @iri: “Le scarpette rosse” era una fiaba, ma il romanzo della Harris si chiama “Le scarpe rosse” (anch’io prima mi confondevo!). C’è da dire che, come al solito, è colpa della traduzione italiana. Il titolo originale era infatti “The lollipop shoes”, nome con cui Anouk chiama le scarpe rosse di Zozie. PS: Buona fortuna con i detrattori! Hai tutto il mio sostegno… se vuoi ti mando Diacon o Gludia *_*

    @Andrew: Io una seconda opportunità gliela darei. Anche perché è un romanzo intrigante. Se in “Chocolat” l’antagonista era un prete frustrato – a voler semplificare – qui invece c’è una donna che definire carismatica è dire poco.

  7. oddio ho appena finito di leggere chocolat e mi è piaciuto troppo XD
    senti ma nel nuovo libro Roux torna? scoprirà vero di essere padre???
    ti prego dimmi di si, ho bisogno di conclusioni liete XD

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