Serie tv Memorabili

La mia passione per i telefilm risale ai tempi delle medie. Quando guarducchiavo Buffy, X-Files e Xena. Poi col tempo è aumentata a dismisura, complice anche l’università. Seguivo infatti un corso che analizzava i prodotti televisivi americani, sottolineando l’abisso qualitativo rispetto ai prodotti nostrani. Cosa che si può intuire anche senza ascoltare, le sole immagini rendono bene l’idea. Se poi siete masochisti alzate pure il volume e vi renderete conto della “grandissima” recitazione degli attori italiani (se ne salvano quattro o cinque).

Il prof di cui parlo mi insegnò moltissime cose: a valutare oggettivamente una sceneggiatura, ad ammirare la fotografia e la regia, ad analizzare con occhio critico le linee narrative orizzontali e quelle verticali. Per intenderci, prendete CSI. Le linee narrative verticali sono quelle con i “casi del giorno” (o “monster of the week” nel caso di serie tv come Buffy, Charmed, Smallville, Supernatural ecc…), mentre le linee narrative orizzontali sono quelle legate al mistero che viene ripreso più volte nel corso della stagione, sino alla risoluzione (nel caso di Buffy si parla del Big Bad della stagione e via dicendo).

Sempre l’amato prof (che potete immaginare così se ci tenete), ci mostrò alcune puntate di serie tv come 24, CSI e Buffy, indicando gli episodi qualitativamente più interessanti. Ovviamente io vi parlerò, per l’ennesima volta, di quest’ultima. A partire dalla quarta stagione, ogni stagione di questo telefilm offre un episodio particolare, eccentrico e geniale.

hushNella quarta stagione c’è Hush, in italiano L’Urlo Che Uccide. Una puntata strana, priva di dialoghi. Silenzio, suoni, colonna sonora e basta. Joss Whedon ha voluto sorprendere con le immagini, con le location, con la capacità recitativa degli attori tolti dal loro ambiente. E sorprende, che ve lo dico a fare. Basta vedere l’immagine dei Gentiluomini per rendersene conto. Creature che possono essere sconfitte solo da un grido e che per questo privano della voce tutti gli abitanti di Sunnydale. Ma non sono solo i costumi a spaventare, quanto il loro comportamento. Il modo di fare da gentiluomini appunto, mentre uccidono, mentre estraggono i cuori dalle loro vittime (che vi ricordo, non possono neppure gridare).

Nella quinta stagione c’è invece The Body, in italiano Un Corpo Freddo. E’ l’episodio in cui muore la madre di Buffy, un episodio giratobody quasi sempre con una singola inquadratura, con una sola ripresa. Sarah Michelle Gellar qui dà prova della sua bravura. Compare un solo vampiro nel finale e il combattimento non è spettacolare e acrobatico come al solito, bensì grottesco. Naturale. Come due uomini che lottano tra loro, con pugni, calci, ma senza salti o mosse assurde. La realtà entra nella serie e da qui in avanti ci resterà a lungo.

omwfCome nella sesta stagione, dove non c’è un vero e proprio Big Bad (se si esclude Willow delle ultime tre puntate); a dirla tutta, il grande cattivo è la vita. Buffy che per mantenere se stessa e sua sorella trova lavoro in un fastfood. Il grigiore della sua vita, la mancanza di stimoli, la ricerca di una pace che aveva trovato nella morte e che gli è stata strappata, per sbaglio, dai suoi amici. Non è un caso se Whedon è riuscito a realizzare una splendida puntata musical,  Once More With Feeling. Sarò onesto, quando l’ho vista la prima volta non sapevo cosa pensare. Mi sembrava uno spettacolo ridicolo, capace di snaturare in 45 minuti quanto costruito in ben sei stagioni. Ma mi sbagliavo. Prima di tutto perché il pretesto è azzeccatissimo (un demone che obbliga gli abitanti di Sunnydale a ballare e a cantare fino a morire bruciati), poi perché gli attori danno un’ulteriore prova della loro bravura. Anche come cantanti, Willow esclusa! Una perla insomma.

Della settima stagione non posso non citare Conversation with Dead People, in italiano Conversazioni con l’Aldilà. Come da titolo, i cwdpmorti fanno una visita ai vivi, in modo veramente strano. La puntata è divisa in episodi, se così li possiamo chiamare. Dawn crede che in casa ci sia lo spirito di sua madre; Buffy trascorre la notte a parlare con un vampiro (che in vita era un suo compagni di classe) ed è poi costretta ad ucciderlo; Willow, mentre studia in biblioteca, parla con una ragazza morta che le consiglia di porre fine alla sua vita, istigandola quindi al suicidio. E nel frattempo, Spike riprende ad uccidere. Questa puntata serve ad introdurre il Primo, la creatura già apparsa nella terza stagione di Buffy, quella che aveva già tentato di spingere Angel al suicidio. Inutilmente. Una stagione di chiusura quindi, che sviluppa le linee narrative già introdotte e che approfondisce il legame della Cacciatrice con le forze del male (essendo lei stessa fatta di essenza demoniaca).

Insomma, il professore di cui vi parlavo mi ha aperto gli occhi su molte cose, spingendomi a modo suo ad affrontare un percorso che altrimenti non avrei mai scelto: quello della scrittura. Vorrei parlargli di nuovo, raccontargli le tante cose che sono successe, ma è partito. Alla fine del corso infatti (in cui ci regalò delle vhs con le puntate inedite delle nostre serie tv preferite; serie che andarono poi in onda circa un anno dopo) si unì alla crew di Cinzia TH Torrini per collaborare alla sceneggiatura di Elisa di Rivombrosa. Davvero un peccato. Però non posso che ringraziarlo.

E voi invece? Quali sono le puntate che vi sono rimaste impresse nella mente? Quali sono le serie tv che ricordate con affetto?

29 Comments

  1. Eh sì, sono andati in onda 4 episodi:

    il primo: 14,30 milioni
    il secondo: 10,70 milioni
    il terzo: 9,32 milioni
    il quarto: 9,20 milioni

    Domani c’è finalmente un nuovo episodio, dopo mesi di pausa. Certo che la ABC è sfigatissima! Ora che Lost sta per finire, sta cercando il suo successore, ma anche Flashforward sta deludendo e chiuderà al 90% con questa stagione. ://

  2. Il problema, IMO, è proprio questo: VOGLIONO trovare il successore di una serie che, qualcosa mi dice, tra dieci anni verrà considerata tra le più sopravvalutate della storia. Se invece di pensare a trovare la trama ultramegaiperoriginale con risultati poi ridicoli (vedi FF, appunto), gli sceneggiatori si preoccupassero di più del motore delle storie, leggasi personaggi, beh, forse la situazione migliorerebbe. Un esempio lampante è Fringe: la struttura è pressoché la copia carbone di X Files, ma grazie a ottimi attori e personaggi riusciti risulta essere uno dei prodotti migliori degli ultimi anni. Ovviamente, questa è la mia personalissima visione 😉

  3. sì ma Luca è studiata eheh
    praticamente anceh la versione degli anni 80 andò in questo modo: 4 puntate di lancio, poi hanno visto che tirava e hanno fatto tutta la serie.
    con il remake hanno voluto farlo alla lettera. infatti le 4 puntate io le ho viste già nella versione inglese qualche mese fa, ed era già in programma che riprendessero ora con le 18 seguenti puntate.
    in italia invece le stanno trasmettendo tutte insieme, forse hanno paura che fra la startup e il resto si perdessero dei “visitatori” 😀

  4. Okamis, concordo su tutto. Il problema è che oramai funzionano solo le serietv “copia”. Fringe ad esempio, che pure è molto originale, ha rischiato la cancellazione. Infatti è stata rinnovato per pochi episodi e solo in base ai risultati la FOX deciderà se aumentare le puntate o chiudere definitivamente. E dire che prima i telefilm chiudevano se scendevano sotto i 12 milioni di spettatori! Adesso se raggiungono i 9 è un successo!

  5. @Lauryn: sì sì, la pausa era prevista. Ma gli ascolti sono crollati moltissimo! Io spero che risalgano, certo è che una pausa di due mesi non aiuta tantissimo. Per Flashforward ad esempio è stata fatale :/

    PS: Non voglio portare sfiga eh! XD

  6. Tra le serie preferite in assoluto: Pushing Daisies, Kings (entrambe cancellate troppo presto). Ecco, loro hanno un posto tutto speciale, ma ci sarebbero anche Lost, Buffy, Dollhouse e più o meno Desperate Housewives (che sembra – o è una mia impressione? – si stia riprendendo).

    Di episodi preferiti… mmm.
    Per quanto riguarda Buffy, oltre quelli che hai citato tu (anche se su Conversations with dead people sono un po’ incerto), aggiungerei Innocence, The Zeppo e Normal Again.
    Di Lost ora come ora ho solo qualche scena in particolare in mente: Ana Lucia che dice “sono come animali”, o la puntata della morte di Shannon, o la madre di Faraday che obbliga il figlio ad abbandonare il pianoforte.
    Sul resto sorvolo, va’. (Anche perché così a mente non mi viene niente di specifico).

    @Vocedelsilenzio: “Devo dire che, a mio parere, è anche cambiato leggermente il modo di approcciarsi alla storia, nel senso che forse è divenuta un po’ più ’seria’”.

    Non saprei. A me ha dato l’impressione opposta: la prima stagione è così seria da sembrare realistica, voce fuori campo di una donna morta a parte. Le altre, oltre a perdere la visione di insieme e il gusto per una buona fotografia, sono più semplicistiche e con una comicità sempre più demenziale.

  7. Di Lost in effetti è il concetto a sorprendere, non delle puntate in particolare. DH invece si sta davvero riprendendo. Più humor e drama consapevoli; nella stagione passata faceva ridere in modo negativo. ^^’

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